Editoriali
Nella prefazione alla pubblicazione intitolata UN SOGNO E LA TERRA CAMBIA . . . don Francesco invocava l'assunzione di una «responsabilità etica, di cui tutti siamo attori e a cui nessuno può sottrarsi e che perciò comporta una riflessione sul comportamento operativo dell'uomo nell'ottica dell'obbligo di rispondere delle proprie azioni e di quelle degli altri.
Questa responsabilità appare la risposta più attrezzata per fronteggiare quel disagio delle civiltà che è anche espressione di un'inadeguatezza del modo di pensare e delle pratiche di vita nei confronti delle sfide che l'attuale sviluppo economico del mondo c'impone».
In questa visione Etica, non Moralistica, c'è il ''realismo Cristiano'', riassunto dal papa attuale: “LODATE DIO è il nome di questa Lettera.
Perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per se stesso” ( E. A. LAUDATE DEUM, 73). Tutto questo per dire che a Settembre si propone alla Colognola religiosa, umana e sociale un PATTO ETICO raccolto nelle seguenti parole di S. Paolo: “una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione” (Ef 4, 1-6: 2 Lett. della XVII Dom. T. O.). Vorremmo, in sostanza, credere che sia possibile camminare insieme per qualcosa di più importante che far quadrare i giorni e gli orari dello sport, della scuola e del catechismo; e anche qualcosa di meglio che studiarsi come produrre il massimo ''quieto e sereno vivere'' a “basso consumo di impegno”.
Lasciare a chi viene dopo non numerosi buoni esempi da imitare ma lo spazio necessario perché ciascuno, con ogni differenza umano-spirituale, si senta condivisibile e importante per l'altro. Dopo si potrà distribuire come consegna, l'impegno di un futuro fraternamentete possibile anche “a braccetto” con frate sole e sorella terra e acqua e ogni forma di vita, creata. Magari in ascolto del prossimo Congresso Eucaristico dal titolo FRATERNITÀ PER SANARE IL MONDO che si celebra in Ecuador dall'8 al 15 settembre: ...
“La comunita dei credenti ... è chiamata a fondare le sue relazioni umane sull'amore fraterno ... legami di fraternità che devono essere segno di speranza per un mondo frammentato, balsamo necessario per guarire le ferite. Attraverso la Chiesa pellegrina fra tanti popoli, il maestro ricorda alla Società contemporanea: «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8)”